GIUSTIFICARE L'ODIO
Come il potere costruisce il consenso attorno all’inaccettabile
Questo percorso affronta il modo in cui, nel contesto fascista italiano, il potere ha costruito il consenso sociale attorno all’esclusione e alla persecuzione di gruppi considerati “altri” o “nemici”.
Attraverso un itinerario in tre tappe – dalla scienza razzista alla propaganda quotidiana (libri, fumetti, radio, cinema, giornali,...) dai sussidiari scolastici alla legge – l’Itinerario Memoria 2026 racconta come è stato possibile rendere credibili, legittime e accettabili le politiche discriminatorie, culminate nelle leggi razziali del 1938.
L’obiettivo è far emergere come il linguaggio, l’educazione, il diritto e - in generale - tutti gli strumenti culturali e istituzionali apparentemente “neutri” o rispettabili , possano essere usati per normalizzare l’odio, ma anche come questi strumenti siano oggi terreno di riflessione sulla responsabilità individuale.
La mostra si conclude con uno sguardo al presente: quali giustificazioni del pregiudizio circolano oggi?
Un percorso per comprendere come si costruisce il consenso attorno all’odio e come si possono riconoscere e mettere in discussione i meccanismi che lo sostengono.