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Quello che succedeva nei ghetti e nei campi di concentramento era conosciuto da molti. Ma il mondo aspettava che qualcuno portasse le prove inoppugnabili prima di potersi indignare. E quel qualcuno è stato Jan Karski. Abituato ad una vita pericolosa da partigiano, questo semisconosciuto polacco affrontò la cosa più difficile e rischiosa di tutte: andare a dire ai potenti del mondo che la Shoah non era solo una voce.
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